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Melato, Mariàngela.

Attrice italiana. Esordì come attrice teatrale, recitando con Dario Fo dal 1963 al 1965 e passando poi al Teatro Stabile di Trieste; si affermò con l'Orlando furioso (1968) di L. Ronconi. Negli anni successivi interpretò ruoli sia brillanti (Alleluja brava gente, 1971, di Garinei e Giovannini) che drammatici (Orestea, di L. Ronconi). Fra le successive interpretazioni della M., che ne confermano le doti di grande versatilità, si ricordano: El nost Milan (1979) per la regia di G. Strehler; Il caso di Alessandro e Maria (1982); Vestire gli ignudi (1985); Medea (1987); Anna dei miracoli (1989); Victor-Victoria (1992); La bisbetica domata (1993); L'affare Makropoulos (1993) diretta da L. Ronconi; Un tram che si chiama desiderio (1994); L'affare Makropulos (1994); Tango barbaro (1994); Il lutto non si addice a Elettra (1997); Fedra (1999); Quel che sapeva Maise (2001), di H. James, per la regia di Luca Ronconi. L'esordio cinematografico risale ai primi anni Settanta, con la partecipazione a diversi film in ruoli secondari e comici (Basta guardarla, 1971; Mimì metallurgico ferito nell'onore, 1972, ecc.). In seguito alternò ruoli drammatici e da commedia, mostrando notevoli capacità espressive. Fra i film migliori da lei interpretati citiamo: La classe operaia va in paradiso (1971) di E. Petri; Lo chiameremo Andrea (1972) di V. De Sica; Film d'amore e d'anarchia (1973) e Travolti da un insolito destino (1974) di L. Wertmüller; Todo Modo (1976) di E. Petri; Caro Michele (1976) di M. Monicelli; Oggetti smarriti (1980) di G. Bertolucci; Dimenticare Venezia (1979) e Il buon soldato (1982) di F. Brusati; Flash Gordon (1980) di M. Hodges; Jeans dagli occhi rosa (1981) di A. Bergman; Aiutami a sognare (1981) di P. Avati; Domani si balla (1982) di M. Nichetti; Il petomane (1983) di P. Festa Campanile; Segreti segreti (1984) e Figlio mio infinitamente caro (1985) di G. Bertolucci; Mortacci (1989) di S. Citti; La fine è nota (1993) di C. Comencini; Panni sporchi (1999) di M. Monicelli; Un uomo per bene (1999), di M. Zaccaro; L'amore, probabilmente (2001), di G. Bertolucci. La sua carriera è costellata di prestigiosi riconoscimenti. Tra i numerosissimi premi ricordiamo la Maschera d'argento per il teatro (4 volte), il David di Donatello (4 volte), il Nastro d'argento (6 volte), la Grolla d'oro (2 volte) (n. Milano 1943).